Comunità in cammino
Passeggiata nella bellezza
Le parrocchie di Quinto S. Cristina e Canizzano propongono una gita aperta a tutti, in particolare...
Sulle orme di S.Francesco e S.Cristina
Il viaggio di tre giorni ad Assisi, Viterbo e Bolsena è ormai alle porte.Il viaggio era già...
Gita / Pellegrinaggio
Viene organizzata dalle parrocchie di Quinto e S. Cristina una Gita/Pellegrinaggio al Santuario...
La comunità di San Giorgio e San Cassiano a servizio del vangelo
“...I cristiani non rinneghino nulla del Vangelo, ma restino in mezzo agli altri uomini con simpatia, senza separarsi da loro, solidali, tesi a costruire insieme una società più umana. Sappiano vivere come amici di tutti gli uomini, senza cadere preda dell’angoscia o della paura di essere minoranza, vero lievito e sale nella pasta del mondo: così, nell’incontro del cristiano con chi cristiano non è, entrambi possano esclamare: “Mai l’uno senza l’altro!” (dalla Lettera a Diogneto, 2° secolo).
Siamo una comunità in movimento: non è solo uno slogan. Dentro questo nostro “vissuto” non più omogeneo e con percorsi/esperienze di fede che si diversificano uno dall’altro è importante discernere e valorizzare quei doni (carismi) che lo Spirito Santo suscita in continuazione per sprigionare così il meglio di questa nostra comunità.
Forti delle nostre radici e di quanto la Parola di Dio ha sempre seminato in noi, quattro anni fa circa ci siamo chiesti: quale parrocchia vogliamo essere? Una parrocchia “religiosa” che si accontenta di rispettare al meglio le tappe sacramentali... che conserva gelosamente sè stessa e il proprio passato... che dinanzi alle sfide della storia del futuro si accontenta del silenzio e di quelle frasi fatte che richiamano a fatalismi di vecchia memoria? Oppure ci impegniamo ad essere una comunità in cammino, che mira ad essere “religiosa” scegliendo di stare sul “crocevia della vita”, che getta uno sguardo di simpatia sulla storia d'oggi per cogliere in essa i semi e i segnali di Cristo risorto che continua ad amare e fecondare i cuori degli uomini e delle donne di questo nostro tempo... che fa di tutto per riscoprire le proprie radici... che non ha timore di immergersi nelle vicende contorte e contraddittorie di quella terra che ebbe la fortuna di generare alla vita Gesù Cristo e ascoltare per prima il grande annuncio di speranza: “Il tempo della salvezza è ormai presente: Dio inaugura il suo regno. Cambiate vita e credete in questo lieto messaggio!” (Marco 1,15)?
Fu così che ci lasciammo affascinare da questa seconda prospettiva e iniziammo con entusiasmo la nostra avventura alla quale demmo lo slogan:
La comunità di S. Giorgio e S. Cassiano chiamata a servire il regno di Dio oggi
1. Vivendo e annunciando la parola del risorto
Lectio Divina - Omelia - Catechesi
AI PICCOLI
- Catechesi ordinaria
- Catechesi con i genitori?
- Proporre ai ragazzi dei percorsi a partire dalla Scuola
- Week-end con i genitori dei ragazzi di 2^ lementare…
AI GIOVANI
- La formazione per animatori
- Famiglie: gruppi famiglia
- Verso un Progetto di Pastorale Giovanile in sinergia con “Noi” e“CSC” (Casa S. Cassiano)?
- Lectio per i giovani più adulti?
AGLI ADULTI
- Catechesi battesimale
- Valorizzazione del Gruppo amici Scuola Infanzia”
- Gruppo Ministri della Eucarestia
- AC adulti
2. Gustando la forza e la e la pienezza del pregare e vivere insieme
Facendo della Liturgia il crocevia tra fede e vita, tra Vangelo e Storia
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Celebrando in maniera ancora più curata l’Eucarestia e la Riconciliazione
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Celebrando in maniera curata le tappe sacramentali (Battesimo-prima Eucaristia-Cresima-Matrimonio) come eventi nei quali ripensare e far risaltare la fede…
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Celebrando con cura i momenti di fraternità (feste, appuntamenti di gratuità, animazioni comunitarie…)
3. Vivendo la carità e la missionarietà per divenire veri profeti e testimoni
Divenire Parrocchia fondata sul Vangelo della Carita’: come?
“Farsi prossimo” per conoscere:
- Pensiamo a una mappatura del disagio e delle problematiche “nascoste”
- Conoscere, accostare e valorizzare le varie “comunità straniere” del nostro territorio
- Quali attenzioni verso le numerose “disabilità”?
Dare risposte…per vivere il Territorio come “luogo di Salvezza”:
- Il “cesto” della carità
- Il servizio extrascolastico ai bambini svantaggiati in sinergia con l’istituzione scolastica
- Le proposte/attività di “Casa San Cassiano” ( CSC);
- Quale collaborazione con “La Realtà”?
Sinergie e rete:
- Con le Istituzioni
- Un volontariato da attivare e sollecitare
- Un servizio-monitor che segnali e solleciti urgenze e problematiche…
Divenire Parrocchia ricca di apertura e Spirito Missionario…
> Crescere nella convinzione che siamo a servizio non del nostro “campanile” o della nostra “borgata” ma del REGNO….
> Aprire i confini:
- Allargando e diffondendo i legami con i “nostri” missionari;
- Proponiamo una serata missionaria al mese o ogni due mesi per pregare e informare sui fatti/fenomeni del mondo e sulle varie situazioni di non-amore?;
- Rilanciamo ancor più la proposta del “Mercato Equo e solidale”?
> Scoprire e gustare “la strada”: …per conoscere il disagio sia dei giovani come degli adulti oggi…
ATTENZIONI E PRIORITA’
In questo tempo in cui si registra, a volte, la nostalgia di un modello di Chiesa forte, capace di contrapporsi in maniera chiara alle provocazioni che vengono dalla società, una Chiesa “forza sociale” presente in maniera visibile ed efficace, alleata, se occorre, con coloro che contano per raggiungere meglio i suoi scopi… è importante:
> Ricordare che la forza e la credibilità del nostro essere Chiesa viene dall’accettare la povertà e la debolezza della Croce perché, dice San Paolo:
“noi siamo annunciatori di Cristo crocifisso…potenza e sapienza di Dio. E la pazzia di Dio è più sapiente della sapienza degli uomini, e la debolezza di Dio è più forte della forza degli uomini” (1 Corinzi, 1, 23-25).
> Non dimenticare la centralità della Parola di Dio. Credere e scegliere la centralità della Parola di Dio non è decidere una attività pastorale in più ma porre al disopra di tutto e prima di tutto “la Liturgia eucaristica che è liturgia della Parola e del Pane, convertire la Catechesi, lasciare che il Vangelo sia l’ispiratore e il giudice di tutta la pastorale…significa affidare la Chiesa alla Parola di Dio”. “Ecco – dice San Paolo – io vi affido a Dio e alla Parola che vi annunzia il suo amore. Egli ha il potere di farvi crescere nella fede…” (Atti degli Apostoli 20,32). Da un po’ di tempo stiamo parlando di evangelizzazione… nuova evangelizzazione…: è opportuno sottolineare che solo chi è evangelizzato può evangelizzare, solo chi si nutre e si alimenta di Parola di Dio può essere suo servo e suo annunciatore.
> E si vede che siamo evangelizzati e servi della Parola quando la nostra vita e la nostra comunità sono abitate dalla Carità, dall’amore gratuito che giunge ad accogliere anche chi non ci è amico, una vita segnata dal servizio soprattutto verso i più fragili e gli ultimi della storia d’oggi. Teofilo d’Antiochia (Vescovo del 2° secolo) ai pagani che gli chiedevano “mostrami il tuo Dio” rovesciava la domanda: “mostrami il tuo uomo e io ti mostrerò il tuo Dio”, mostrami cioè la tua umanità e io, attraverso la mia umanità, ti dirò chi è il mio Dio…
> La crescita della nostra fede ha bisogno non solo di parole o di spinte ideale ma anche di tempi e spazi in cui coltivarsi e crescere. Ecco perché è urgente ribadire l’importanza del momento domenicale come tempo di incontro fecondo con il Signore vissuto nello spazio gratuito della comunità. Scrive Enzo Bianchi:
“Nel nostro occidente si registra una paradossale contraddizione: da un lato i cristiani si lamentano che la Parrocchia non è comunità, si sentono frustrati dalla mancanza di esperienze di Chiesa comunionale, ma, d’altro lato non compiono il primo, indispensabile passo: vivere insieme il giorno del Signore, il giorno della Chiesa”.
> Carichi di questo significativo e impegnativo “bagaglio” si siamo messi in cammino con il desiderio di coniugare la nostra fede con la storia d’oggi e di rintracciare le orme del risorto sulle strade della vita.