Libreria dei giovani
Clive Staples Lewis
Le lettere di Berlicche
Le lettere di Berlicche, pubblicato a Londra nel 1942 dallo scrittore Clive Staples Lewis, è una racconto in forma epistolare in cui un diavolo anziano, “sua potente Abissale Sublimità il Sottosegretario Berlicche”, istruisce suo nipote Malacoda, un giovane diavolo apprendista tentatore. Noi non vediamo le lettere di Malacoda a Berlicche, ma il loro contenuto può essere dedotto dalle risposte di Berlicche, il quale consiglia Malacoda su come assicurare la dannazione dell'anima di un giovane essere umano a lui assegnato, indicato come il “paziente”, di fronte al Nemico (Dio).
Nonostante Le lettere di Berlicche siano una delle opere più popolari di Lewis, l'autore medesimo affermò: “sebbene non avessi scritto niente altro con tanta facilità, non ho mai scritto con meno divertimento. La facilità di scrittura derivava senza dubbio dal fatto che la trovata delle lettere diaboliche, una volta ideata, si sviluppa spontaneamente [...] Potrebbe trascinarvi con sé per mille pagine, se vi lasciaste prendere la mano. Ma per quanto fosse facile immedesimarmi nell'atteggiamento diabolico, non era una cosa divertente, e comunque non per molto. Lo sforzo mi dava una specie di crampo spirituale. [...] Ogni traccia di bellezza, freschezza e genialità doveva esserne esclusa. Ancor prima delle fine del libro mi aveva quasi soffocato.
Saviano
GOMORRA
Giuseppe Pontiggia
Nati due volte
Un inno alla solidarietà, un’invocazione accorata alla concessione di un semplice sorriso. In questo libro, vincitore del Premio Campiello 2001, Giuseppe Pontiggia fa rivivere la sua esperienza personale, quella di un padre che deve convivere con la situazione di handicap del figlio. Nati due volte è un po’ come una “finestra aperta” sui problemi di una famiglia che vive la tragedia della malattia del figlio Paolo, colpito da tetraparesi spastica.Nessuna indiscrezione dato che è proprio il narratore, il prof. Frigerio, padre di Paolo (Giuseppe Pontiggia stesso in realtà), che l’ha aperta, per cercare forse un aiuto, un cenno di solidarietà, un sorriso, appunto.Da questo romanzo è stato tratto il film Le chiavi di casa.
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